Brunello Cucinelli
Il modello imprenditoriale e filosofico si basa sui seguenti elementi distintivi:
– Crescita sostenibile capace di garantire il progressivo miglioramento delle performance aziendali secondo il giusto tempo e le giuste condizioni.
– Artigianalità e creatività italiana in tutta la filiera produttiva, nel segno della gratificazione dei talenti e delle maestranze.
– Esclusività contemporanea, comprensiva dell’intero processo dalla qualità lavorazioni sino alla presenza in spazi e location di pregio.
Sostenibilità della crescita e profittabilità sana, conseguita nel corso degli anni con ritmi naturali e sostenibili, sono tratti distintivi della gestione strategica e operativa del business, declinati trasversalmente rispetto a ogni fase della catena di creazione del valore.
“Credevo nelle cose preziose prodotte senza recare danni al Creato, o, se non altro, il meno possibile. Immaginavo dei manufatti gratificanti per chi li utilizzava e per chi li produceva, e che il lavoro si svolgesse in luoghi belli: un lavoro dove le pause fossero gradevoli e rilassanti, dove la dimensione artigianale fosse sovrana. Volevo che i rapporti tra le persone rispettassero umanità e verità, e il salario fosse adeguato ad una vita dignitosa e serena. L’atmosfera di lavoro alla quale pensavo era quella serena dalla quale nasce la creatività. Immaginavo di fare sì profitti, però con etica, dignità e morale, cercando di dare corpo all’affascinante relazione tra “profitto e dono” che mi portava a sentirmi, nel piccolo, un custode del Creato – Brunello Cucinelli”.
La strategia aziendale nasce dalla convinzione per cui il “profitto d’azienda, da solo, non basta, un fine più alto deve essere ricercato”: l’obiettivo è la ricerca di profitto che possa contribuire al benessere e alla dignità umana, senza recare danno a niente e nessuno, costruendo una sempre maggior credibilità e trasparenza, creando e rafforzando continuamente il rapporto di fiducia tra i clienti e il brand.
Nel cuore dell’Italia c’è un piccolo borgo antico, immerso nella natura, chiamato Solomeo. Un tempo, i suoi abitanti lasciarono il borgo in cerca di lavoro. Il bel castello del borgo era in rovina, ma fu ricostruito da un uomo che aveva vissuto l’infanzia in campagna, e che desiderava tornarci per vivere e lavorare perché credeva nel rapporto tra uomo e natura. Da allora il borgo è tornato a vivere, anime giovani apprendono da sapienti maestri, uniti dal lavoro in armonia con la natura.
Liberamente tratto da “Il Piccolo Sogno di Solomeo”
“Periferia Amabile” è l’espressione che definisce nel modo più profondo e intuitivo il nostro desiderio di contribuire al miglioramento del territorio e delle periferie. Dal cuore del Borgo di Solomeo è germogliata un’idea nuova di progettare, amministrare, tutelare e custodire la bellezza della periferia secondo una nuova concezione, volta ad arricchire la qualità della vita e a creare una continuità armoniosa nel paesaggio, nel quale si intrecciano natura, creatività e produttività.